25 maggio 2010

Proposta di riforma delle Circoscrizioni

mantenendo inalterato lo spazio democratico del Cittadino

Pubblico di seguito questa mia bozza riguardo la riforma delle Circoscrizioni cittadine. Devo ancora inserire una quantificazione dettagliata dei risparmi. Se qualcuno ha qualche idea è ben accetta.   

A riguardo analizziamo prima le proposte conosciute :

1) Chiusura di tutte le Circoscrizioni
E' un restringimento dello spazio democratico del cittadino, perché viene rimossa la possibilità di partecipare alla vita politica del quartiere di residenza e la comodità di poter usufruire dei servizi amministrativi vicino casa.

La chiusura della sola parte politica con il mantenimento della parte amministrativa è un restringimento minore dello spazio democratico del Cittadino, ma è comunque un restringimento, dato che i cittadini che oggi partecipano alle Commissioni o assistono ai Consigli non lo potranno più fare.

2) Diminuzione delle circoscrizioni da cinque a tre
Restringimento asimmetrico dello spazio democratico, perché con tre Circoscrizioni che occupano lo spazio delle cinque attuali alcuni cittadini per poter partecipare alla vita politica della Circoscrizione o per poter usufruire dei sevizi amministrativi si troveranno con la sede più lontana da casa.

L'ipotesi della chiusura della sola parte politica nelle due Circoscrizioni eccedenti, con il mantenimento in essere della sola parte amministrativa, comporta comunque un restringimento asimmetrico dello spazio democratico, riguardo quel cittadino che, avendo oggi la Circoscrizione vicino casa, partecipa attivamente alla vita politica, e che, quando questa sarà chiusa, si ritroverà con Consiglio e Commissioni più lontani rispetto adesso.

A mio sindacabile giudizio poi, è la presenza sul territorio a dare un senso alle Circoscrizioni, le tre zone ipotizzate sono troppo vaste per poter garantire una copertura che già stenta con le cinque attuali.

Detto quanto sopra, come risolvere il problema senza intaccare lo spazio democratico del cittadino?

Mediante una modifica strutturale delle Circoscrizioni politiche, mantenendo le cinque attuali e sostiutendo l'attuale organigramma politico con uno nuovo e più funzionale a garantire una osmosi fra Comune e territorio, di seguito articolato :
  • Soppressione del Presidente di Circoscrizione e accentramento di questa figura in quella del Sindaco e del suo vice, con unico compito di presiedere il Consiglio di Circoscrizione.
  • Soppressione dgli uffici al seguito del Presidente, e relativo accentramento presso un solo ufficio addetto alle problematiche delle Circoscrizioni presso il Comune.
  • Soppressione dei Consiglieri e sostituzione di queste figure politiche con quelle dei vice-assessori, tanti quanti gli Assessori della Giunta Comunale, da questi nominati ed a questi rispondenti.
  • Il Consiglio, convocato a cadenza mensile, presieduto dal Sindaco o dal suo vice, alla presenza dei vice-assessori avrebbe il compito di relazionare ai cittadini lo stato di avanzamento dei problemi da questi sollevati. Detto consiglio sarebbe quindi una forma di controllo democratico da parte dei cittadini. La presenza del Sindaco o del suo vice, darebbe prestigio a questo organo e ne favorirebbe la partecipazione popolare, portando di riflesso ad una espansione dello spazio democratico del cittadino.
  • Le Commissioni, convocate a cadenza mensile, con competenza relativa all'Assessore di riferimento, presiedute dai vice-assessori, alle quali partecipano i cittadini in qualità di membri esterni, avrebbero il compito di istruire gli Assessori stessi riguardo le problematiche e le proposte sollevate dai cittadini.
Questo organigramma permetterebbe un maggiore potere democratico per i cittadini, in quanto questi avrebbero :
  • Potere propositivo durante le Commissioni.
  • Potere di controllo in Consiglio.

In questa proposta il solo vuoto sopportato dai cittadini sarebbe il rinunciare alla elezione diretta dei Consiglieri. Vale comunque la pena sottolineare che la nomina degli Assessori e sì decisa dal Sindaco, in osservanza però dei risultati elettorali della coalizione. Inoltre un collegamento diretto fra gli Assessori e la Circoscrizione accellererebbe i tempi riguardo la soluzione di quanto sollevato nelle Commissioni, risolvendo quello che è il vero tallone d'Achille delle Circoscrizioni attuali.

Sempre in osservanza di questo principio di funzionalità organica rispetto all'impianto già in essere in Comune ho scelto gli Assessori al posto dei Consiglieri Comunali.

Il risparmio
A fronte del mantenimento pressochè inalterato dello spazio democratico del cittadino, avremmo minori costi dovuti a:
  • Abolizione del suffragio diretto.
  • Abolizione della figura del Presidente di Circoscrizione.
  • Risparmio sugli uffici al seguito del presidente, che accentrati diverrebbero uno da cinque.
  • Risparmio dato dal minor numero dei vice-assessori rispetto agli attuali Consiglieri (la Giunta Comunale conta undici Assessori, quindi sarebbero undici vice-assessore al posto dei venti Consiglieri di Circoscrizione).
  • Risparmio sui gettoni dei consiglieri.

Andrea Petrocchi

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